Borragine: gli usi terapeutici e le controindicazioni

La borragine, un tempo usata contro la tosse e per favorire la diuresi e la sudorazione, oggi è utilizzata principalmente in cucina. A scopo terapeutico si utilizza soprattutto l'olio di borragine per la sua azione antinfiammatoria.

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La pianta di borragine

La pianta di borragine (Borago officinalis) è un’erbacea spontanea che appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. Si tratta di una specie annuale caratterizzata da un fuso di grandi dimensioni, ramificato, e foglie ovali, rugose e rivestite di una fitta peluria.

 

I fiori di borragine sono riuniti in grappoli penduli, sono di piccole dimensioni, a forma di stella e con petali azzurri, blu, viola o rosa. Il frutto della borragine è un tetrachenio e contiene semi da cui si ricava un prezioso olio.

 

La pianta è probabilmente originaria dell’Oriente ma si è diffusa in gran parte dell’Europa e dell’America spontanea. In Italia possiamo trovare la borragine selvatica nei campi incolti e ai bordi delle strade, fino a circa ottocento metri di altitudine.

 

Tradizionalmente venivano impiegate le sommità fiorite per le loro proprietà, mentre oggi la pianta è coltivata per la produzione di semi e raccolta allo stato spontaneo come pianta commestibile. Quando si raccoglie la borragine occorre prestare attenzione a non confonderla con la mandragora, pianta dalle foglie simili ma molto tossica.

 

Cosa contiene la borragine

Le diverse parti della pianta di borragine contengono costituenti fitochimici differenti.

 

Nei fiori di borragine troviamo infatti principalmente alcaloidi pirrolozidinici, mentre nelle foglie si trovano anche mucillagini e acidi fenolici.

 

I semi di borragine contengono invece soprattutto acidi grassi insaturi e alcaloidi pirrolozidinici solo in tracce.

 

Le parti utilizzate

Oggi della borragine si utilizzano principalmente i semi, utilizzati per produrre un olio alimentare e cosmetico.

 

L’uso di foglie e fiori della borragine, (le cosiddette "parti aeree" della pianta) è caduto in disuso per via della presenza di:

  • Alcaloidi pirrolozidinici, tossici per il fegato e ritenuti cancerogeni.

 

La borragine in erboristeria

Tradizionalmente la borragine è impiegata come depurativo per stimolare la diuresi e la sudorazione e per trattare le affezioni bronchiali, la tosse e il catarro.

 

Oggi i fiori e le foglie di borragine in erboristeria non vengono più utilizzate.

 

Della borragine si utilizzano invece i semi per ricavare un olio utile per il trattamento di problemi della pelle.

 

Proprietà della borragine

La borragine ha proprietà:

  • Diaforetiche
  • emollienti
  • antinfiammatorie

 

Le proprietà diuretiche e diaforetiche riguardano le foglie e i fiori, che hanno anche azione emollienti per via della presenza di mucillagini, utili in caso di tosse e affezioni a carico dei bronchi.

 

Le proprietà antinfiammatorie si riferiscono invece all’olio di borragine che, come tutti gli oli vegetali, è anche un ottimo emolliente.

 

Quando usare la borragine

Della borragine si utilizza, come abbiamo già detto, l’olio estratto dai semi. L’olio di borragine si utilizza sia esternamente sia internamente.

 

L’uso topico e per via orale di olio di borragine viene consigliato, come vedremo, per trattare dermatiti e altri problemi della pelle, mentre internamente si utilizza per l’azione antinfiammatoria.

 

Integratori a base di borragine

Un tempo fiori e foglie di borragine erano impiegati sotto forma di droga essiccata da utilizzare per preparare infusi e la pianta intera fresca era adoperata per realizzare la tintura madre di borragine, macerando le parti aeree in una miscela di alcool e acqua.

 

Oggi, gli integratori formulati con le parti aeree della pianta – foglie e fiori – non sono ammessi; la borragine rientra infatti nell’elenco ministeriale degli estratti vegetali non ammessi negli integratori alimentari.

 

Gli integratori di borragine in commercio oggi contengono olio di borragine inserito in perle da assumere per via orale.

 

Olio di borragine

L’olio di borragine si estrae dai semi della pianta che contengono fino al 30% circa di olio. Non si tratta quindi di un oleolito di borragine poiché non è ottenuto dalla macerazione dei fiori, delle foglie o di altre parti della pianta.

 

L’olio di borragine contiene una miscela di acidi grassi insaturi e saturi tra cui acido linoleico, acido linolenico, acido oleico e acido palmitico.

 

L’uso cosmetico e l'assunzione orale dell’olio di borragine viene consigliato per l’azione emolliente e antinfiammatoria in caso di dermatiti, eczemi e psoriasi ma anche per trattare la pelle matura, secca e disidratata.

Applicato sulla pelle e assunto sotto forma di perle, infatti, questo olio aiuta a ridurre irritazioni cutanee che provocano arrossamento e prurito, oltre che a migliorare l’elasticità della pelle, mantenerla idrata e morbida e prevenire la comparsa di rughe.

 

Internamente, l’olio di borragine in perle svolge un’azione antinfiammatoria utile anche in caso di artrite reumatoide e sembra in grado di ridurre il gonfiore e il dolore a carico delle articolazioni.

 

Controindicazioni e interazioni

L’olio di borragine non presenta particolari controindicazioni e interazioni, mentre l’uso di foglie e fiori è sconsigliato.

 

Perché si dice che la borragine sia cancerogena

Fiori e foglie di borragine contengono alcaloidi pirrolizidinici, composti che risultano tossici per il fegato e che possono avere effetti cancerogeni, genotossici e mutageni.

 

Questi alcaloidi si trovano in centinaia di piante e, poiché sono solubili in acqua, vengono assunti principalmente attraverso infusi.

 

La borragine in cucina

Sebbene alcuni esperti sconsiglino di utilizzare la borragine in cucina per via del contenuto di alcaloidi pirrolozidinici, questa pianta viene tradizionalmente raccolta allo stato spontaneo e utilizzata a scopo culinario.

 

Quando si raccolgono le foglie di borragine e la pianta non presenta foglie, bisogna prestare la massima attenzione a non confonderle con le foglie di mandragora, pianta tossica che condivide l’habitat della borragine nelle regioni del Sud.

 

Le foglie di borragine vengono adoperate come preparare:

  • ravioli;
  • torte salate;
  • frittate;
  • anche come contorno di verdura.


La bollitura delle foglie fa sì che la quantità di alcaloidi si riduca, ma è bene comunque consumarle con moderazione.

 

I fiori di borragine hanno un sapore vagamente simile a quello dei cetrioli e si utilizzano per decorare e insaporire insalate miste e formaggi o per colorare di blu condimenti come l'aceto e le salse.