Verbena: proprietà, uso e controindicazioni
La verbena è una pianta dalle proprietà analgesiche, antinfiammatorie e diuretiche, un tempo considerata magica e afrodisiaca.
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- Verbena, pianta e varietà
- Storia della verbena
- Come coltivare la verbena
- Curiosità sulla verbena
- Verbena in erboristeria
- Proprietà della verbena
- Benefici della verbena
- Come utilizzare la verbena
- Tisana di verbena
- Altre ricette con la verbena
- Come usare la verbena in cucina
Verbena, pianta e varietà
La verbena (Verbena officinalis) è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Verbenaceae.
Si tratta di una pianta erbacea che può raggiungere i sessanta centimetri di altezza sviluppando un fusto legnoso e ramificato.
Le foglie della verbena sono coriacee, lucide e pelose: quelle che crescono alla base della pianta sono obovate e incise, mentre quelle superiori sono lanceolate e dentellate.
I fiori di verbena si schiudono a partire da luglio e per tutta l’estate e sono piccoli, viola chiaro o rosato e disposti in sottili spighe allungate. Il frutto è una capsula compressa.
Oltre alla Verbena officinalis usata in erboristeria esistono numerose varietà di questa pianta, coltivate principalmente a scopo ornamentale. Si tratta di verbene perenni coltivate però come annuali dove l’inverno è particolarmente rigido.
Esempi di verbene ornamentali sono:
- Verbena peruviana, caratterizzata da un portamento prostrato;
- Verbena bonariensis o verbena di Buenos Aires, che produce piccoli fiori viola;
- Verbena canadiensis, specie annuale dai fiorellini dal bianco al viola;
- Verbena hybrida, graziosa tappezzante molto resistente usata per creare prati fitti che non richiedono manutenzione.
Storia della verbena
L’uso della verbena a scopi erboristici risale all’antichità e sfocia nella magia, nel mito e nella religione di molti popoli.
Considerata sacra sia dagli Egizi che dai Greci che dai Romani, aveva un ruolo rilevante in molte cerimonie sacre e viene tritrovata in alcuni riti persino presso le popolazioni native americane.
Mel Medioevo inferiore, era collegata ad alcuni misteri della religione cristiana ed usata come rimedio contro gli incantesimi delle streghe.
Più recentemente è stata introdotta tra i famosi fiori di Bach (Vervain) ed è un rimedio consigliato per migliorare l’attività onirica e per trarre ispirazione.
Come coltivare la verbena
La verbena è una pianta originaria di diverse zone dell’America centrale che oggi cresce spontaneamente nel nostro paese, oltre ad essere coltivata in varie regioni europee ed asiatiche e in tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo.
Oltre a utilizzare la verbena selvatica si può anche coltivare la pianta da usare ad esempio nelle tisane, se si coltiva la verbena officinale, oppure a scopo ornamentale se si scelgono altre varietà di verbena.
Come coltivare la verbena? Per avere una pianta di verbena si può partire dai semi da piantare in primavera oppure da talea di piante già sviluppate, da prelevare in estate.
La verbena va poi coltivata in terreni ricchi e drenati, sia in piena terra che in vaso, dunque può crescere non solo in giardino ma anche su terrazzi e balconi.
Ama le posizioni soleggiate e durante la fioritura deve essere irrigata regolarmente e regolarmente e in modo abbondante, senza però inzuppare il terreno ed evitando i ristagni d’acqua.
Durante i mesi invernali la verbena va riparata al chiuso, proteggendola da piogge, vento e gelo.
Curiosità sulla verbena
La verbena era considerata un tempo una pianta afrodisiaca e alle diverse varietà di verbena erano attribuite proprietà magiche.
Tra le varie leggende sulla verbena, una riguarda i vampiri: alla verbena era infatti attribuita la capacità di uccidere i vampiri.
A questo scopo, i fiori di verbena venivano raccolti durante la notte di San Giovanni, una delle più corte dell’anno, e sistemata fuori dalle abitazioni per proteggersi dai vampiri.
Verbena in erboristeria
In erboristeria si impiegano le parti aeree della Verbena officinalis per il loro contenuto in:
- Iridoidi (verbenalina, verberina, verbenaloside e astatoside);
- triterpeni;
- eterosidi fenilpropanici:
- oli essenziali;
- mucillagini.
Proprietà della verbena
Grazie al contenuto in principi attivi concentrati nelle sue parti aeree, la verbena vanta proprietà:
- Antinfiammatorie;
- antidolorifiche;
- espettoranti;
- diuretiche;
- drenanti;
- cicatrizzanti.
La verbena è però utilizzata soprattutto per la sua azione leggermente analgesica internamente ed esternamente.
Benefici della verbena
La verbena è usata tradizionalmente:
- Contro le infiammazioni dell’apparato respiratorio;
- per combattere la tosse;
- per favorire la produzione di latte.
Esternamente, trova da sempre impiego per le affezioni della pelle che provocano prurito, come emolliente.
Questa pianta ha dimostrato di possedere proprietà antinfiammatorie e blandamente analgesiche che, unite a quelle diuretiche e drenanti, la rendono un rimedio utile nelle malattie reumatiche ma anche per combattere piccoli calcoli renali.
I prodotti a base di verbena sono indicati anche contro:
- Mal di testa;
- dolori nevralgici;
- dolori articolari
usati sia internamente che esternamente.
I cataplasmi con la verbena aiutano a ridurre l’edema e sono usati su:
- Foruncoli;
- contusioni;
- eczemi;
Gli infusi trovano impiego per risciacqui e gargarismi da effettuare in caso di afte e sanguinamento delle gengive.
Come utilizzare la verbena
La verbena si utilizza:
- Per infusione delle parti aeree essiccate, intere o sminuzzate oppure sotto forma di tintura madre.
- La tintura madre di verbena si prepara per macerazione alcolica della pianta intera fresca e si assume diluendone 40 gocce in mezzo bicchiere di acqua, fino a tre volte al giorno.
L’uso della verbena è considerato sicuro ma è sconsigliato in gravidanza, poiché stimola le contrazioni uterine, oltre che in caso di problemi alla tiroide, ulcera gastrica e acidità di stomaco e ovviamente, se si è allergici alla pianta.
Tisana di verbena
La tisana di verbena si prepara con un cucchiaio di foglie e fiori essiccati e tritati per ogni tazza di acqua da 250 millilitri. Per prepararla si versa semplicemente acqua bollente sulla droga vegetale e si lascia in infusione per una decina di minuti, per poi filtrare e consumare.
Se l’infuso deve essere usato esternamente, il dosaggio è di 5 grammi di verbena ogni 100 millilitri di acqua.
Altre ricette con la verbena
Con la verbena si prepara anche un vino medicamentoso: per farlo si usa la radice della pianta da macerare per ventiquattro ore in vino rosso. Dopo averlo filtrato, il vino si consuma a piccole dosi prima dei pasti per favorire la digestione.
Il sapore della verbena è infatti amaro e, come tutte le droghe amare, anche la verbena ha azione digestiva, data da una stimolazione delle secrezioni gastriche nonché la produzione e la secrezione di bile.
Come usare la verbena in cucina
In cucina non viene utilizzata la verbena officinale bensì la verbena odorosa, nota anche come Erba Luigia e il cui nome scientifico è Aloysia citrodora.
Il profumo della verbena odorosa, così come anche il sapore, ricorda quello del limone, della melissa e della citronella.
Le foglie della pianta sono utilizzate in erboristeria per le proprietà aperitive e digestive e in cucina come aromatizzanti per preparare liquori, oli e aceti aromatizzati o per dare sapore a dolci, salse e altre ricette.