Banaba proprietà e controindicazioni

Gli zuccheri possono essere facilmente contrastati durante i processi di assorbimento dalle foglie di Banaba e anche l'aumento di peso può essere tenuto sottocontrollo da questo rimedio che arriva da lontano e già noto alla "medicina" popolare

banaba

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Spesso i rimedi appartenenti alla tradizione popolare vengono studiati molto anni dopo dai ricercatori, ed è interessante  oltre che affascinante verificare come si riscontrino fondamenti scientifici che ne certifichino l'efficacia effettiva. 

 

 

Banaba cos'è e a cosa serve

 

Banaba il cui nome botanico è Lagerstroemia speciosa L.è un albero sostanzialmente sempre verde (semideciduo) tropicale tipico dell’India, del sud-est asiatico e delle Filippine e può raggiungere fino a 20 metri di altezza.

Questa pianta viene usata da tempo nella medicina tradizionale per gli estratti delle sue foglie che possiedono proprietà ipoglicemizzanti utili come rimedio per il trattamento del diabete e dell'obesità

Il primo studio scientifico pubblicato in merito alle proprietà della Banaba risale al 1940 e i suoi effetti ipoglicemizzanti sono stati confermati anche da studi più recenti. I ricercatori hanno identificato diverse componenti della Banaba in grado di esercitare effetti riequilibranti, in particolar modo l'acido corosolico, noto anche come “fito-insulina”, contenuto nelle foglie. La Banaba è ricca di diversi principi attivi tra cui glicosidi, flavoni, acido corosolico, acidi ellagici, triterpeni e tannini, che sono presenti nelle foglie, nel fusto, nei fiori, nei frutti, nella corteccia e nelle radici.

Nello studio pubblicato dalla "Biosci Biotechnol Biochem" si descrive la capacità dell’infuso di foglie di Banaba di inibire l'azione della α-amilasi (enzima che idrolizza l'amido a zucchero) fino al 38%, mentre altre ricerche suggeriscono che gli estratti di metanolo e acqua all'interno delle foglie di questa pianta possano contrastare sia l'azione della α-amilasi sia quella della α-glucosidasi (enzima che interviene nell'idrolisi del maltosio a glucosio). Questi due enzimi sono entrambi coinvolti nella digestione dei carboidrati e sono responsabili dell'aumento dei livelli di glucosio nel sangue, soprattutto dopo l’ingestione di amidi e zuccheri. È stato riportato in diversi studi che l’acido corosolico puro riduce i livelli di zucchero nel sangue già in 60 minuti dalla sua assunzione.

Parallelamente alla riduzione della glicemia, si è evidenziata anche una diminuzione dei lipidi epatici totali, dovuta probabilmente ad una riduzione nell'accumulo dei trigliceridi.

Le altre attività farmacologiche della pianta sono principalmente antiossidanti, antinfiammatorie, antimicotiche e antivirali.

Al di là degli studi scientifici, nella medicina popolare le foglie, le radici e la corteccia Banaba venivano e vengono utilizzate come rimedio per vari disturbi.

  • Le foglie agiscono come diuretico e decongestionante.
  • Le radici polverizzate vengono applicate per il trattamento delle ulcere della bocca.
  • La corteccia possiede proprietà febbrifughe e spasmolitiche, per alleviare i dolori addominali.

Banaba coadiuva la funzionalità del sistema digerente, la regolarità del transito intestinale oltre che il metabolismo dei carboidrati.

Alcuni studi recenti hanno anche evidenziato le proprietà anti-obesità della banaba. Il disequilibrio tra lipogenesi (produzione di acidi grassi) e lipolisi (degradazione dei lipidi): la banaba può indurre la diminuzione della sintesi lipidica (lipogenesi) e l’aumento della disgregazione lipidica (lipolisi), inibendo il processo di adipogenesi e lipogenesi. 

In commercio la si trova in taglio tisana o in capsule, da sssumersi in concomitanza o poco prima dei pasti principali.

 

Banaba effetti collaterali

 

L’esperienza di utilizzo nella medicina popolare e i risultati degli studi sull’uomo e sugli animali indicano la banaba come un rimedio sicuro.

In ogni caso è bene tenere presente l’effetto ipoglicemizzante che potrebbe sovradosarsi a quello di farmaci per il diabete o integratori assunti in concomitanza. 

Uno studio su un adulto con diabete e funzionalità renale compromessa ha riportato che l’acido corosolico contenuto nelle foglie di banaba può causare danni ai reni se assunto insieme ad alcuni farmaci antinfiammatori, quindi è sempre doveroso chiedere parere al medico curante. 

Per mancanza di sperimentazione specifica è comunque preferibile non utilizzarla in gravidanza, allattamento e nella prima infanzia.