Rodiola, proprietà, uso, controindicazioni
La rodiola è un rimedio naturale che vanta un largo impiego tradizionale nel trattamento dei disturbi dell’umore e in caso di stress e affaticamento fisico e mentale.
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- Descrizione della pianta
- Habitat della rodiola
- Principi attivi e proprietà
- Benefici della rodiola
- Dosi e utilizzo
- Rodiola contro lo stress
- Rodiola e sessualità
- Rodiola in menopausa
- Rodiola, iperico e griffonia
- Controindicazioni
- Interazioni farmacologiche
- Curiosità
Descrizione della pianta
La rodiola è una pianta della famiglia delle Crassulaceae, il cui nome scientifico è Rhodiola rosea.
Chiamata anche radice artica o radice d’oro per via delle sue origini e delle sue proprietà, si tratta di una pianta spontanea perenne, che presenta fusti eretti legnosi alla base e foglie succulente.
Trattandosi di una specie dioica, la rodiola presenta fiori femminili e fiori maschili: i primi hanno quattro o cinque carpelli con apice rosso, mentre quelli maschili hanno stami con filamento giallo e antere scure.
Il frutto che si sviluppa dopo la fioritura è un follicolo a capsula di piccole dimensioni e contiene i semi.
Le radici di rodiola, che rappresentano la droga della pianta, sono rizomatose e presentano una leggera profumazione di rosa.
Habitat della rodiola
La rodiola è una pianta spontanea che cresce in ambienti freddi, rocciosi e umidi.
In Italia si trova nelle regioni del Nord, dai 1500 ai 3000 metri, dunque nelle zone alpine e prealpine.
Principi attivi e proprietà
La radice di rodiola viene utilizzata in erboristeria e fitoterapia soprattutto per la sua azione antidepressiva e adattogena, cioè per aumentare le difese immunitarie e aiutare l’organismo a combattere meglio lo stress.
Altre proprietà della rodiola sono quella di ridurre l’ansia e migliorare le capacità cognitive e la resistenza alla fatica fisica e mentale.
La rodiola ha anche azione stimolante sul sistema nervoso centrale (SNC), antiossidante, neuroprotettiva e cardioprotettiva.
Per riassumere, alla rodiola sono attribuite proprietà:
- Antidepressive;
- ansiolitiche;
- adattogene;
- stimolanti sul SNC;
- antifatica;
- nootrope (in grado di aumentare le capacità cognitive)
L’utilizzo della rodiola è giustificato dal fitocomplesso presente nella radice della pianta che include:
- Fenilpropanoidi e feniletanoidi (rosavina, rosarina, rosina, salidroside);
- flavonoidi;
- olio essenziale;
- vitamine e minerali.
La composizione chimica del fitocomplesso include però numerose altre sostanze: nella pianta sono infatti state identificati più di cento composti diversi.
L’azione terapeutica della pianta è però attribuita ai fenilpropanoidi e, per questo, le preparazioni a base di rodiola devono essere titolate in rosavina e salidroside e devono quindi contenere queste due sostanze.
Benefici della rodiola
L’uso della rodiola viene consigliato soprattutto in caso depressione lieve, stress e affaticamento fisico e mentale.
Uno dei maggiori benefici di questo rimedio è infatti quello di aumentare il tono dell'umore innalzando i livelli di serotonina e dopamina, oltre a rinforzare le difese immunitarie aiutando l’organismo a fronteggiare meglio lo stress.
Inoltre, la rodiola aumenta la resistenza allo sforzo fisico e può aiutare a migliorare le prestazioni sportive.
Gli integratori di rodiola sono consigliati anche per ridurre l’acufene o tinnito, i fischi nelle orecchie, calmare il mal di testa e combattere la fame nervosa.
Tradizionalmente, alla rodiola veniva attribuita la capacità di aumentare la forza e il vigore sessuale e allungare la vita.
Sebbene sia difficile stabilire con precisione dopo quanto fa effetto la rodiola o quanto dura l’effetto della rodiola, in genere i benefici si possono avvertire già dopo una decina di giorni di assunzione, che non va protratta oltre le due settimane.
Dosi e utilizzo
La rodiola si trova in erboristeria sotto forma di estratto secco o fluido, da assumere al dosaggio indicato dal produttore: la dose può infatti variare a seconda della titolazione dei principi attivi.
La titolazione viene fatta sulla rosavina e sul salidroside, rispettivamente al 3 e all’1%, ma alcuni prodotti possono contenere percentuali maggiori di principi attivi e, di conseguenza, la dose da assumere sarà inferiore.
La tintura madre si assume invece in gocce diluite in acqua due volte al giorno, al dosaggio di 30-50 gocce.
Per quanto riguarda quando è meglio prendere la rodiola, sia gli estratti sia la tintura si assumono prima dei pasti, in genere prima della colazione e prima del pranzo.
Rodiola contro lo stress
La rodiola è inserita tra le erbe adattogene che servono proprio a migliorare l’adattamento allo stress.
Rimedi come la rodiola aiutano quindi a rinforzare il sistema immunitario aumentando le difese aspecifiche dell’organismo e ad aumentare le capacità di adattamento preservando le energie e accelerando la sintesi di proteine e acidi nucleici.
Quando assumere un integratore di rodiola? Perché abbia efficacia, in genere si consiglia di ricorrere a questo rimedio a scopo preventivo, cioè quando si prevede di dover affrontare un periodo particolarmente impegnativo. Ad esempio, si può usare la rodiola prima di iniziare a preparare un esame all’università o un test, o quando ci si aspetta un periodo di sovraccarico al lavoro.
Poiché la rodiola migliora anche il trasporto dell’ossigeno verso organi e tessuti, favorisce i processi aerobici, aumenta la sintesi dell’ATP (quindi aumenta l’energia), il suo utilizzo è consigliato anche per incrementare la resistenza fisica e migliorare il recupero durante o dopo l’attività fisica o sportiva.
Rodiola e sessualità
Tradizionalmente la rodiola è utilizzata per aumentare le prestazioni sessuali e combattere l’ansia da prestazione, l’eiaculazione precoce e la difficoltà a raggiungere o a mantenere l’erezione durante un rapporto sessuale.
Queste sue proprietà potrebbero dipendere dall’azione ansiolitica, antidepressiva e adattogena della pianta e anche all’aumento di ossigenazione dei tessuti e all’incremento di ATP che si verifica dopo l’assunzione di rodiola.
Rodiola in menopausa
La rodiola può essere anche un rimedio utile in menopausa, soprattutto nelle donne che soffrono di disturbi dell’umore, ansia, affaticamento e difficoltà a concentrarsi.
Come abbiamo visto, infatti, la rodiola è un aiuto in caso di depressione lieve e astenia e può contribuire e migliorare le capacità cognitive, quindi la memoria e la concentrazione.
Rodiola, iperico e griffonia
Per combattere lo stress, l’ansia e la depressione quali rimedi sono più efficaci? Le piante con proprietà adattogene, immunostimolanti, antidepressive sono varie: meglio scegliere rodiola o iperico, oppure ad esempio altri rimedi come la griffonia.
La risposta è: dipende.
La rodiola, come abbiamo visto, è efficace soprattutto per migliorare l’umore e la resistenza allo stress, ma se associata a rimedi come l’echinacea e il ginseng la sua azione adattogena e immunostimolante viene potenziata.
L’iperico e la griffonia sono invece piante utilizzate soprattutto in caso di depressione lieve: l'iperico aumenta infatti i livelli di serotonina riducendone il reuptake e aumentando i recettori per questo neurotrasmettitore, mentre i semi di griffonia possono innalzare la produzione di serotonina poiché forniscono il loro precursore, cioè il 5-HTP (5-idrossitriptofano).
Per trovare il rimedio giusto per sé è quindi necessario valutare le proprie esigenze e le cause del disturbo. L’ideale sarebbe rivolgersi a un medico esperto in fitoterapia per farsi consigliare al meglio.
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Controindicazioni
La rodiola è considerata un rimedio sicuro e privo di rischi particolari ma, come abbiamo già visto, non bisogna assumere la rodiola per lunghi periodi.
Si consiglia inoltre di assumere questa pianta nelle prime ore della giornata perché tra gli effetti collaterali della rodiola potrebbe esserci quello di un’eccessiva stimolazione che potrebbe interferire con il sonno e il riposo.
L’uso della rodiola è poi sconsigliato:
- Nelle persone bipolari;
- in gravidanza e durante l’allattamento;
- nei bambini e giovani sotto i 18 anni
e la pianta non deve essere assunta da chi sia allergico a uno o più dei suoi componenti.
Interazioni farmacologiche
Le preparazioni a base di rodiola potrebbero interagire con farmaci ACE inibitori (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina) e con farmaci o prodotti naturali dall’azione stimolante.
Viene inoltre sconsigliata l’assunzione di rodiola se si stanno già assumendo farmaci antidepressivi.
Dato che esiste un possibile effetto inibitore della rodiola verso enzimi coinvolti nel metabolismo di farmaci, se si assumono terapie si consiglia di chiedere il parere del proprio medico prima di assumere questo rimedio; la rodiola potrebbe ad esempio interagire con medicinali usati nelle malattie cardiache.
Curiosità
Chiamata nelle zone di origine "rhosenrot" che significa: “radice d'oro” l’uso della rhodiola ha una storia leggendaria. In Siberia vi è un detto secondo il quale chi beve regolarmente il suo infuso vivrà per più di un secolo.
La radice, dal delicato profumo di rosa, veniva un tempo regalata sotto forma di bouquet alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La radice, ritenuta un potente stimolante, rientrava anche nella formulazione di diverse pozioni d’amore.
Gli imperatori cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie. Per migliorare il loro adattamento all’elevata altitudine, le popolazioni del Tibet la integravano nella propria alimentazione mentre i siberiani la impiegavano per aumentare la resistenza alle basse temperature ambientali.
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