Olio di ricino, proprietà e benefici

L’olio di ricino, ricco di acido ricinoleico, utile anche come ristrutturante per capelli e ciglia. Scopriamone le proprietà, le modalità d'uso e le controindicazioni.

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Montaggio: Claudio Lucca

L’olio di ricino è un olio vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della pianta Ricinus communis, della famiglia delle Euphorbiaceae. Ricco di acido ricinoleico, un acido grasso insaturo, è noto da sempre per le sue proprietà lassative.

 

Olio di ricino, descrizione e caratteristiche

L’olio di ricino è caratterizzato da un odore intenso, un’alta densità vischiosa e un colore tra il giallo e il marrone.
 

Racchiude in sé una composizione acidica complessa formata da acido palmitico, acido stearico, acido oleico, acido linoleico, acido alfa-linoleico, acido ricinoleico e acido arachico. Tale composizione giustifica le sue proprietà e i suoi impieghi sia per depurazione dell’organismo sia in ambito cosmetico.
 

Il sapore e l’odore non sono gradevoli né al palato né all’olfatto. La sua particolare affinità alle componenti cheratiniche lo rende un prodotto elettivo per tutti gli annessi corporei, come capelli, ciglia e unghie, per i quali espleta azione rafforzante, rinfoltente e idratante, ma è anche utile secondo la tradizione erboristica per facilitare la guarigione delle ferite, artrite, mal di testa, crampi mestruali e l’induzione del travaglio.

 

In lingua inglese l’olio di ricino si traduce con il nome di “castor oil”, ma in realtà non è legato al castoreo, sostanza oleosa prodotta dai castori. Probabilmente all’origine del nome può esserci stata confusione tra la pianta Ricinus e la Vitex agnus-castus (agnocasto), oppure effettivamente in passato il prodotto vegetale veniva utilizzato come alternativa al derivato animale.

 

L’olio di ricino viene prodotto per la maggior parte del consumo in India declinato per vari utilizzi industriali: additivi alimentari, saponi, lubrificanti, liquidi idraulici e dei freni, vernici, coloranti, rivestimenti, inchiostri, plastica resistente al freddo, cere e lucidi, nylon e profumi.
In ambito farmaceutico viene utilizzato in minima parte e come eccipiente in forma idrogenata.

 

Proprietà ed efficacia dell'olio di ricino

L’olio di ricino è conosciuto da sempre per le sue

  • proprietà fortemente lassative e in tempi passati è stato usato anche come strumento di tortura, i coloniali inglesi in India lo impiegavano con servi recalcitranti, anche i militari belgi nel Congo belga, anche se l’esempio più triste e noto è certamente l’utilizzo punitivo durante l’epoca fascista per umiliare gli avversari al regime con esiti a volte letali dovuti alla pesante disidratazione indotta.
  • proprietà rinforzanti, ristrutturanti e ammorbidenti, efficaci in caso di capelli secchi, sfibrati e tendenti a spezzarsi. È largamente utilizzato per rinforzare e dare volume alle ciglia e per favorire la ricrescita delle unghie. Tali proprietà sono legate alla presenza di minerali, vitamina E, Omega 6 e Omega 9, la cui azione antiossidante limita la degenerazione della cheratina.

 

Quando usare l'olio di ricino

Possiede anche proprietà antibatteriche e antimicotiche, sfruttate dall’industria per la produzione di prodotti farmaceutici ad uso topico. E quindi indicato in caso di dermatite, infezioni micotiche, desquamazione di alcune parti come i talloni, in caso di psoriasi, associato con olio di germe di grano, ricco di vitamina E, per contrastare la formazione di croste ispessite.

 

Per uso interno esistono in commercio preparati con principi attivi diversi, più adatti al rispetto dell’ambiente del microbiota.

 

Olio di ricino per capelli

L’olio di ricino possiede proprietà emollienti, ammorbidenti e idratanti; spesso indicato in etichetta come “ricinus comunis seed oil”, da qualche tempo anche grazie ai social pare possa essere applicato direttamente su pelle, capelli, ciglia e unghie, allo scopo di rinforzare e promuovere la crescita dei diversi annessi cutanei, anche se a oggi non esistono evidenze fondate di efficacia.

 

Infatti i medici e la comunità dermatologica e tricologica affermano che non ci sia alcun studio scientifico a dimostrazione dell'efficacia diretta dell'olio di ricino per la crescita dei capelli.

 

Vero è che l'olio di ricino possiede proprietà antibatteriche e antimicotiche funzionali alla salute del cuoio capelluto e quindi applicandolo aiuta a prevenire desquamazione e forfora. Inoltre, poiché ricco di acidi grassi, può favorire il condizionamento e l'idratazione per migliorare l'elasticità.

 

Attenzione invece ad applicare l'olio di ricino puro nella zona oculare. È meglio affidarsi a prodotti cosmetici testati oftalmologicamente con ingredienti efficaci per la ricrescita e rinforzare le ciglia come il pantenolo.

 

Olio di ricino come lassativo

L’azione depurativa intestinale è ascrivibile alla presenza di acido ricinoleico, che viene liberato una volta processato dagli enzimi digestivi. La lipasi, enzima pancreatico deputato alla digestione dei grassi introdotti con l’alimentazione, scompone l’olio di ricino liberando acido ricinoleico, molecola che è in grado di attivare i recettori prostanoidi EP3 ed EP4 nelle cellule muscolari lisce dell’intestino.

 

Una minima parte viene assorbita dall’intestino, mentre quella restante rimane nei tratti intestinali del digiuno e dell’ileo e agisce come fosse un sapone che crea una barriera e impedisce l’assorbimento di acqua e sali minerali. Questo comporta un aumento di fluidi nel lume intestinale con la conseguente sollecitazione allo svuotamento in poche ore di feci semiliquide. L’olio di ricino rientra come sostanza nella categoria dei lassativi stimolanti, come la senna.

 

L’uso dell’olio di ricino come lassativo risale a millenni fa, veniva citato in un papiro all'incirca nel 1550 a.C., con altre indicazioni mediche.
Negli Stati Uniti la FDA riconosce come unica proprietà approvata quella lassativa.

In Europa la posizione dell’EMA è la medesima e il claim cita “i farmaci contenenti olio di ricino, oppure l’olio tal quale, devono essere usati soltanto negli adulti e non devono essere assunti per un periodo più lungo di una settimana senza supervisione medica”.

 

Effetti collaterali dell'olio di ricino

La pianta da cui viene estratto secerne la ricina, una sostanza tossica; consumando direttamente i semi di Ricinus la ricina inibendo i ribosomi, in appena 4-12 ore può presentare effetti collaterali molto gravi quali:

  • sanguinamento gastrointestinale,
  • shock,
  • edema polmonare,
  • effetto pro-infiammatorio.

 

A oggi non esiste una contromisura ad antidoto e in caso d’intossicazione: il soccorso è limitato a terapie di supporto.

 

Il processo di estrazione dell’olio di ricino però consente di prevenire la presenza di ricina nel prodotto farmaceutico o erboristico che si trova in commercio.

 

In ogni caso attenzione all’assunzione di olio di ricino in relazione a possibili alterazioni elettrolitiche, quindi perdite di sali minerali e rischio di disidratazione, in caso di diarrea severa.


 

Controindicazioni

L’olio di ricino non è un prodotto di semplice utilizzo e può presentare effetti collaterali e controindicazioni:
 

  • malassorbimento a livello gastrico;
  • dolori addominali;
  • nausea o vomito;
  • crampi muscolari;
  • aritmia;
  • rash cutanei e prurito.

 
La sua assunzione è sconsigliata in caso di sindrome da colon irritabile, in stato di gravidanza a causa della sua azione stimolante sulla muscolatura liscia (involontaria) e allattamento per principio precauzionale e se si stanno assumendo farmaci salvavita, poiché potrebbe alterarne l’assorbimento.

 

L’uso come lassativo dev’essere limitato al paziente adulto e, controindicato a chi soffre di:

  • occlusione gastrointestinale,
  • appendicite,
  • perforazione,
  • dolori addominali di origine non chiara,
  • grave disidratazione
  • malattie infiammatorie intestinali.

 

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