Cibi acidi: quali sono e quali evitare
ll mantenimento di un pH equilibrato nei tessuti del corpo umano è essenziale per la salute. Questo articolo esamina i fattori che possono contribuire all'acidificazione del nostro pH, come ad esempio una dieta eccessivamente ricca di proteine animali, latticini, zuccheri raffinati e bevande gassate, lo stress, l'inquinamento, l'attività fisica troppo intensa e alcune cause patologiche. Viene analizzato come un eccesso di cibi acidificanti possa influenzare negativamente condizioni come osteoporosi, problemi renali e infiammazione cronica. Inoltre, vengono fornite delle indicazioni generali su come mantenere un pH corporeo sano, enfatizzando un approccio equilibrato e scientificamente supportato nella scelta degli alimenti.
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> 2. Cause dell'acidificazione
> 5. Le associazioni alimentari corrette
Il pH dei tessuti
Il pH dei tessuti del corpo umano è un indicatore cruciale per la nostra salute. Il pH è una scala numerica utilizzata per specificare il livello di acidità o alcalinità di una soluzione acquosa. La sigla "pH" sta per "potenziale di idrogeno" o "potenza di idrogeno" (dall'inglese "potential of hydrogen").
Il pH è definito come il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni idrogeno (H⁺) presenti in una soluzione:pH=−log[H+]pH=−log[H+]
La scala del pH varia da 0 a 14.
- pH < 7: La soluzione è acida (alta concentrazione di ioni H⁺).
- pH = 7: La soluzione è neutra (concentrazione di ioni H⁺ uguale alla concentrazione di ioni OH⁻).
- pH > 7: La soluzione è alcalina o basica (bassa concentrazione di ioni H⁺).
Il pH ottimale del sangue umano è leggermente alcalino, intorno a 7.35-7.45. Il mantenimento di questo intervallo è essenziale per il corretto funzionamento cellulare, enzimatico e metabolico. Fluttuazioni significative possono compromettere la funzione delle cellule e degli organi, e portare a condizioni patologiche come l'acidosi (pH troppo basso) o l'alcalosi (pH troppo alto).
Il corpo umano possiede un sofisticato sistema omeostatico per regolare il pH, che coinvolge i polmoni, i reni e i sistemi tampone chimici nel sangue. I polmoni controllano i livelli di anidride carbonica, un acido volatile, espellendola attraverso la respirazione. I reni regolano l'escrezione di acidi fissi e il riassorbimento di bicarbonato, mantenendo l'equilibrio acido-base. I sistemi tampone, come il bicarbonato e le proteine, neutralizzano rapidamente le variazioni di pH nel sangue.
Cause dell’acidificazione
L'acidificazione eccessiva dei tessuti può essere causata da vari fattori, tra cui:
- Dieta: Un consumo elevato di cibi acidificanti, come un eccessivo consumo di proteine animali, latticini, zuccheri raffinati e bevande gassate, può contribuire a un carico acido nel corpo.
- Stress: Lo stress cronico può aumentare la produzione di acido nel corpo.
- Inquinamento: L'esposizione a sostanze inquinanti può influenzare negativamente l'equilibrio acido-base.
- Attività fisica intensa: L'esercizio fisico intenso produce acido lattico, che deve essere neutralizzato e smaltito dal corpo.
- Malattie: Condizioni come il diabete e le malattie renali possono alterare l'equilibrio del pH.
Quali sono i cibi acidi
I cibi acidificanti sono quelli che, una volta metabolizzati, riducono il pH dei tessuti corporei. Come sempre si tratta di identificare un corretto ed equilibrato consumo di questi alimenti che se consumati in eccesso possono portare a squilibri anche a livello del nostro pH.
- Proteine animali: carne rossa, pollame, pesce
- Prodotti lattiero-caseari: latte, formaggi, yogurt
- Zuccheri raffinati: dolci, bevande zuccherate
- Bevande: caffè, alcolici, bevande gassate
- Grassi saturi e trans: cibi fritti, margarina
La dieta acidificante
Nella dieta i cibi acidificanti andrebbero limitati in quanto, se l’ambiente in cui vivono le cellule del corpo diventa molto acido, il pH si altera e si incorre nelle malattie, in particolare nelle patologie chiamate da degenerazione cellulare.
Si tratta soprattutto di malattie cardiovascolari e di disturbi infiammatori cronici. Si tratterebbe, quindi, di preservare l’equilibrio dell’organismo su un rapporto acido-basico, privilegiando, invece che quelli acidi, gli alimenti alcalinizzanti, come, ad esempio, spinaci, cavolfiori, carote, miglio, amaranto, salvia, rosmarino e zenzero.
Per contrastare un eccesso di acidità, che può essere la causa di un’eccessiva perdita di Sali minerali, è bene assumere ortaggi come carote, cavolo, sedano, insalate crude, succhi di arancia, e frutta come ananas, ciliegia, fragola, mela, uva.
Tuttavia, è bene non scartare i cibi acidi, dei quali l’organismo ha comunque bisogno.
Le associazioni alimentari corrette
Per mantenere un equilibrio sano del pH corporeo, è importante non solo scegliere cibi adeguati, ma anche combinarli correttamente. Ecco alcune linee guida per associazioni alimentari corrette:
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Bilanciare cibi acidificanti e alcalinizzanti: Accompagnare proteine animali con abbondanti verdure verdi. Le verdure sono generalmente alcalinizzanti e possono aiutare a neutralizzare l'effetto acidificante delle proteine animali.
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Moderare il consumo di cibi acidificanti: Ridurre l'assunzione di zuccheri raffinati, caffè e alcolici, che hanno un elevato carico acido e pochi benefici nutrizionali.
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Consumare più frutta e verdura: Questi alimenti sono generalmente alcalinizzanti e aiutano a mantenere il pH equilibrato. Frutta come banane, mele e agrumi, e verdure come spinaci, cavolo e broccoli sono particolarmente benefiche.
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Idratazione: Bere abbondante acqua aiuta i reni a eliminare gli acidi in eccesso. L'acqua non solo aiuta a mantenere l'equilibrio idrico ma è anche essenziale per la diluizione e l'espulsione degli acidi.
È importante sottolineare che, una volta ingeriti, tutti gli alimenti arrivano nello stomaco, dove il pH è estremamente acido (circa 1.5-3.5) a causa della presenza di acido cloridrico. Questo ambiente acido è necessario per la digestione delle proteine e l'assorbimento di vari nutrienti. Tuttavia, l'effetto acidificante o alcalinizzante degli alimenti si riferisce al loro impatto metabolico dopo la digestione e l'assorbimento, e alla loro capacità di influenzare il pH del sangue e dei tessuti.
Adottare un approccio equilibrato e basato su evidenze scientifiche nella scelta e nella combinazione degli alimenti può contribuire significativamente al mantenimento della salute e del benessere generale. Evitare estremismi e false credenze è fondamentale per un'alimentazione sana e sostenibile.