Carenza di potassio: sintomi, cause, alimentazione
La carenza di potassio può dipendere da una alimentazione scorretta o da abusi di medicinali e sostanze psicotrope. Tra i sintomi dovuti alla carenza del minerale, ci sono debolezza fisica, fragilità delle ossa, ipertensione e sterilità. Scopriamo meglio come curarla.
> I sintomi della carenza di potassio
> Le cause
> Come integrare la carenza di potassio con l'alimentazione
Ipertensione tra i sintomi della carenza di potassio
I sintomi della carenza di potassio
Il potassio è un minerale indispensabile per l’organismo, è presente con una percentuale pari al 5%. Si trova principalmente all’interno delle cellule e si occupa di regolare il funzionamento dei muscoli, come il ritmo cardiaco e la contrazione muscolare, di mantenere il giusto grado di alcali nei liquidi corporei, regolando anche la ritenzione idrica e la diuresi, la pressione arteriosa e il sistema nervoso.
Il potassio è particolarmente necessario quando i tessuti si stanno formando, durante l'infanzia e l'adolescenza. Questo minerale prezioso svolge un’azione fondamentale nella sintesi delle proteine, è in grado di attivare gli enzimi e di stimolare la secrezione di insulina I sintomi della carenza di potassio sono diversi. Tra i primi sintomi di carenza di potassio nell’organismo si riscontrano: debolezza fisica generale, malfunzionamento del sistema neuro-muscolare, fragilità delle ossa, ipertensione, sterilità.
Se manca potassio, la prontezza di riflessi diminuisce e diventa sempre più difficile concentrarsi, i muscoli sono senza tono, i reni funzionano male, il battito cardiaco rallenta sempre più, il cuore fatica a pompare il sangue, si rischia l’obesità per ritenzione idrica. Qualora il livello di potassio fosse scarso negli adolescenti, questo potrebbe provocare anche problemi cutanei come l'acne, per esempio. In età avanzata è causa di disidratazione.
Quali sono gli alimenti ricchi di potassio?
Le cause della carenza di potassio
Il potassio può essere sottratto ancora prima di entrare nell’organismo, già all’interno dei cibi. I conservanti alimentari e i fertilizzanti agricoli minano infatti la permanenza del prezioso minerale negli alimenti.
Dolci, alcune medicine come cortisone o aldosterone, il sale da cucina, i lassativi, alcuni preparati ormonali, sono tra gli elementi principali che possono causare carenza di potassio nell’organismo. Una carenza importante questo minerale si può manifestare anche a causa di abuso di sostanze quali alcol e caffè, che ne aumentano l’escrezione urinaria.
Da tenere sotto controllo, soprattutto nei mesi caldi, l’eccessiva sudorazione. Quando si riscontrano disturbi del tratto digerente o intestinale, si può manifestare ugualmente una carenza di potassio.
L’equilibrio tra sodio e potassio è molto delicato nell’organismo: se aumenta il sodio, sicuramente ci sarà una maggiore espulsione di potassio.
Come integrare la carenza di potassio con l'alimentazione
Il potassio si trova in molti vegetali, frutta e verdura, quali: banane, frumento, riso, patate, uva, pere, albicocche, ciliegie, datteri, cavoli, fagioli, porri, carciofi, spinaci, indivia, rucola, lattuga, nocciole, mandorle. Legumi, pesce, pollo e cerali integrali non devono mancare per assicurare un buon apporto.
Il consumo di verdure crude o metodi di cottura semplici è preferibile, in quanto più elaborate sono le preparazioni, maggiore è la dispersione del potassio. Importantissimo è evitare l’elevato consumo di sale ed eliminare dalla propria dispensa dolci industriali, prodotti contenenti conservanti alimentari.
Anche il lievito di birra, il polline, i semi di girasole, il germe di grano sono buoni fornitori di potassio nell'alimentazione.
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