Eccesso di ferro: sintomi, cause, alimentazione

L'eccesso di ferro può dipendere da fattori ereditari o alimentazione scorretta e provocare stanchezza, irritabilità o disturbi più gravi. Scopriamo insieme a cosa è dovuto l'eccesso di ferro e come prevenirlo!

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L'emocromatosi è una malattia legata al metabolismo del ferro, la cui poca efficienza determina un accumulo di ferro nell’organismo, con conseguenze più o meno gravi, come:

  • Cirrosi epatica; 
  • diabete;
  • scompenso cardiaco.


Scopriamo meglio l’emocromatosi, a cosa è dovuto il ferro alto e come prevenirlo.
 

Eccesso di ferro: cos’è l’emocromatosi

L’emocromatosi è una malattia ereditaria caratterizzata da disfunzioni nel metabolismo del ferro con conseguente accumulo di ferro nell’organismo a livello di fegato, pancreas, cuore, pelle o .

 

Conosciamo quattro forme di emocromatosi ereditaria:

  • Emocromatosi di tipo 1;
  • emocromatosi di tipo 2;
  • emocromatosi di tipo 3;
  • emocromatosi di tipo 4.

 

Cause dell’emocromatosi

  1. Si parla di emocromatosi primaria quando le cause sono di tipo genetico, in particolare, originate da un difetto del gene HFE, il quale controlla l’assorbimento del ferro dal cibo.
  2. Si parla di emocromatosi secondaria, invece, quando la patologia scaturisce da altre cause, come ad esempio talassemia, eccessiva assunzione di ferro o altre condizioni mediche.

 

Sintomi dell’eccesso di ferro

Non sempre l’eccesso di ferro provoca sintomi evidenti, tuttavia, tra i più comuni vi sono:

 

  • Stanchezza;
  • dolore addominale;
  • dolori articolari;
  • perdita di peso;
  • colore della pelle grigiastro.


Se si ha troppo ferro nel sangue, tra le principali conseguenze si possono verificare:

  • Scolorimento della pelle;
  • danno alle ghiandole surrenali;
  • danni al fegato;
  • danno al pancreas, con aumentato rischio di diabete 2;
  • disturbi e dolori articolari,come l'artrite;
  • disturbi cardiovascolari, come irregolarità del battito cardiaco e insufficienza cardiaca.

Eccesso di ferro in gravidanza

Sebbene il ferro sia un minerale fondamentale in gravidanza per il benessere sia della mamma che del bambino, è molto importante evitare un sovraccarico e, quindi, deve essere monitorato mediante gli esami del sangue, quali:

  • Sideremia;
  • transferrina;
  • ferritina.


Poiché il fabbisogno di ferro aumenta in gravidanza, è molto più comune che si manifesti una carenza di ferro, alla quale si può rimediare mediante un’alimentazione varia e bilanciata oppure mediante integrazione.

Tuttavia, in alcuni casi si può verificare anche un eccesso di ferro in gravidanza, la cui causa può essere di origine genetica, metabolica o infiammatoria.


In questo caso, è fondamentale consultare il proprio medico o ematologo, in modo da poter pianificare un trattamento mirato con lo scopo di riportare alla norma i valori di ferro nel sangue.

 

Come prevenire l’emocromatosi

Per poter gestire al meglio l'emocromatosi è necessario anzitutto, sottoporsi regolarmente ad esami del sangue per monitorare i livelli di ferro.

Inoltre, è molto importante:
 

  • Evitare integratori che includano anche il ferro, ad esempio, i multivitaminici;
  • evitare integratori di vitamina C, in quanto favoriscono l’assorbimento del ferro; 
  • evitare l'alcol, che può compromettere la salute del fegato;
  • limitare gli alimenti arricchiti con ferro o naturalmente ricchi di ferro;
  • monitorare i sintomi da eccesso di ferro e consultare regolarmente il medico.

 

La diagnosi

La diagnosi di emocromatosi o eccesso di ferro viene effettuata dal medico mediante anamnesi clinica che prevede informazioni riguardo sintomi e storia clinica personale e familiare e successivi test, tra cui esami del sangue riguardanti la funzionalità del fegato e i valori di ferro nel sangue.

 

Trattamento

Nella maggior parte dei casi di emacromatosi, il trattamento prevede la rimozione del ferro in eccesso mediante salassoterapia, ovvero, rimozione di una certa quantità di sangue che varia in base al soggetto e alla gravità della malattia.

 

In alcuni casi particolari potrebbero essere necessari approcci terapeutici più complessi, come la chelazione: iniezione di farmaci ferrochelanti, ovvero, in grado di legare il ferro e favorirne l’espulsione.

 

Eccesso di ferro e alimentazione

Il ferro è presente in molti alimenti, tuttavia, in condizioni di buona salute, è abbastanza raro che si possa verificare un eccesso di ferro, in quanto il nostro organismo è dotato di un sistema interno in grado di regolarne il metabolismo, favorendone l’assorbimento in caso di carenza di ferro e rallentandolo in caso di eccesso.

 

Le persone affette da emocromatosi presentano un difetto nel sistema di regolazione del ferro, pertanto, devono prestare attenzione all’alimentazione, limitando gli alimenti che contengono ferro in grandi quantità, tra cui:

 

 

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Bibliografia e fonti

Eating, Diet, & Nutrition for Hemochromatosis, National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases

Managing Genetic Hemochromatosis: An Overview of Dietary Measures, Which May Reduce Intestinal Iron Absorption in Persons With Iron Overload, Gastroenterology research

LARN, SINU