Prodotti a impatto zero: cosa sono
I prodotti a impatto zero, sono i prodotti ecosostenibili con minore impatto ambientale. Sono individuati sulla base all’emissioni di anidride carbonica necessaria per produrli. Scopriamoli meglio.
> Che cosa si intende per impatto energetico
> Il ciclo di vita di un prodotto
> Due filosofie per ridurre l'impatto energetico
> Quali sono i prodotti a impatto 0
Fattori che contribuiscono al calcolo dell'impatto ambientale e dell'impronta ecologica
Uno dei grandi problemi della nostra epoca è senz'altro la non sostenibilità dei modi e dei ritmi di consumo, che non danno il tempo all'ambiente di rinnovarsi coi suoi cicli, degradando gli agenti inquinanti e rigenerando nuove risorse.
Negli anni la coscienza sociale ha cominciato a porre sempre più attenzione, arrivando a studiare un sistema per calcolare l'impatto energetico di qualsiasi prodotto (o azione), calcolato in emissioni di anidride carbonica (CO2), ritenuta la principale causa dell'effetto serra. Si parla quindi di prodotti a impatto zero o ecosostenibili.
Impatto energetico
Nella produzione di un qualsiasi oggetto, che possa trattarsi di un alimento, di un capo di vestiario o di un elettrodomestico, sono implicati numerosi processi basati sul consumo di energia, generalmente appartenenti alla sfera delle combustioni di gas, carboni o derivati del petrolio.
Ciò è indispensabile per l'estrazione delle materie prime, per il loro trasporto, la loro trasformazione, la fabbricazione o l'assemblamento di un prodotto, la sua distribuzione e il suo uso (o consumo), l'utilizzo di macchinari e strumenti, l'impiego di forza lavoro umana, eccetera.
Studiare questi meccanismi ci dà la possibilità di comprendere le falle dei sistemi di produzione e di commercializzazione dei prodotti, mirando a ridurre al massimo l'impatto ambientale generato.
La Life Cycle Assestment
Possiamo parlare di Life cycle assestment quando prendiamo in considerazione tutto il ciclo di vita di un prodotto e si analizza complessivamente il suo impatto ambientale.
Questa analisi comprende sia le fasi di consumo del prodotto sia tutte le fasi di produzione cioè viene calcolata l'estrazione delle materie prime, il loro trasporto e trattamento di lavorazione, la fabbricazione stessa del prodotto, la distribuzione con il trasporto, l'uso e il consumo del prodotto e alla fine del ciclo quanto è riciclabile e riutilizzabile.
Da questa analisi si può valutare l'impatto ambientale di un prodotto, più è basso più l'impronta ecologica è minore, e minore è il consumo e l'immissione di CO2.
Per ottenere prodotti a impatto zero si cerca di:
- ridurre la quantità di materie prime
- minimizzare i trasporti con la filosofia dei prodotti a Km0
- lavorare nelle fasi di produzione e trasformazione con fonti rinnovabili
- cominciare a pensare già nella fase di progettazione del prodotto con principi che incrementino un corretto riciclaggio o finalità di riutilizzo efficacie
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Due diverse filosofie
È facile capire che ridurre a zero l'impatto energetico di un prodotto o di un'azione è impossibile poiché niente può essere generato senza l'impiego e il consumo di una qualche fonte di energia. Si sono create quindi due scuole di pensiero differenti per affrontare il problema.
La prima è quella che cerca di ridurre al massimo le emissioni di anidride carbonica generate da un prodotto: il produttore si impegnerà a evitare qualsiasi spreco, a ridurre i passaggi, a favorire i comportamenti virtuosi, a utilizzare energie pulite e rinnovabili, a impiegare materiali di riciclo o eco-friendly, eccetera; mentre il consumatore si impegnerà a comprare prodotti locali in modo da ridurre l'inquinamento dovuto ai trasporti, all'evitare imballaggi, eccetera.
L'altra filosofia punta invece a creare aree verdi come foreste o piantagioni nelle aree del terzo mondo in modo da compensare il livello di anidride carbonica emesso durante i cicli produttivi. In questo modo le aziende investono in “polmoni verdi” in grado di convertire l'anidride carbonica regolamentata dal mercato delle emissioni internazionali (Protocollo di Kyoto).
Quali sono i prodotti a impatto zero
Attualmente molti settori lavorativi ed economici si sono aperti all'idea di impatto zero, di ecosostenibilità, di econosostenibilità, di eco-friendly.
Oltre i già noti alimenti a impatto zero, sentiamo spesso parlare anche di edilizia sostenibile, di moda ecosolidale, di fonti energetiche che non prevedano scorie da combustione, di scuole, ambulatori, uffici e aziende a impatto zero, fino ad arrivare agli stili di vita a impatto zero.
L'attenzione alle emissioni, agli scarti, alle scorie, al riciclo, all'equilibrio dell'ecosistema è quindi adattabile a tutte le attività, essendo il concetto di impatto zero applicato soprattutto ai settori sociale-economico, scientifico-tecnologico, alimentare-stili di vita.
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