Alimentazione per febbre: quali cibi assumere e quali evitare
La febbre è una risposta naturale del corpo a infezioni e malattie, che aumenta la temperatura corporea per combattere agenti patogeni. Durante questi episodi, è fondamentale prestare attenzione alla dieta per favorire la guarigione e prevenire il peggioramento dei sintomi. Mangiare cibi leggeri e nutrienti come zuppe, brodi, frutta ricca di vitamine, e bevande calde aiuta a mantenere l'idratazione e a fornire energie senza affaticare l'apparato digerente. D'altra parte, cibi pesanti, grassi o speziati possono irritare lo stomaco e rallentare il recupero. Una dieta equilibrata e un corretto stato di idratazione supportano il sistema immunitario, accelerando la guarigione.
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Quando sopraggiunge la febbre l'appetito cala e il corpo a bisogno di tempo per riprendere a nutrirsi normalmente. L’alimentazione per la febbre prevede l’assunzione di molti liquidi e alimenti leggeri che contegano sostanze antibiotiche. Scopriamola meglio.
2. Cosa mangiare quando si ha la febbre
Che cos'è la febbre
La febbre è una condizione naturale e necessaria utilizzata dal corpo per far fronte agli attacchi esterni. Le proteine, gli enzimi e le stesse cellule del corpo hanno bisogno per vivere di una temperatura abbastanza stabile intorno ai 37°C.
Quando questa aumenta si crea un ambiente in grado di indebolire molti dei patogeni esterni e insieme all’aumento della temperatura il corpo attiva il sistema immunitario con la specifica azione di uccidere e smaltire gli agenti esterni.
La zona di rischio è quando si oltrepassano i 40-41°C e in questo caso anche il nostro corpo subisce una situazione di stress, ed è consigliato intervenire riabbassando la temperatura. Altrimenti quando rimaniamo nel range tra i 37 e i 40 gradi la risposta della febbre è un “intelligenza” corporea che è utile e necessaria e il consiglio è di non controllare con farmaci o prodotti naturali, ma lasciata agire liberamente come reazione corporea.
La febbre può essere una risposta a molteplici fattori che vanno presi in considerazione per far fronte alla situazione. I fattori possono essere infezioni, colpi di sole, fatica muscolare e stanchezza, malattie metaboliche, intossicazioni ecc...
L’andamento della febbre solitamente è composto da febbre bassa la mattina e sempre più alta nelle ore verso sera prima della mezzanotte, per poi riabbassarsi nuovamente al mattino. La durata naturale è da uno a tre giorni, mentre se il corpo è più debole o si interviene dall’esterno per abbassarla, allora solitamente avviene un prolungamento di qualche giorno perché non si è lasciata “sfogare” naturalmente. Quando oltrepassiamo i 5-7 giorni è sempre meglio avvisare il medico e farci seguire nella situazione.
Nel caso dei bambini rassicuriamo i genitori che la febbre non è una malattia, ma una risposta del corpo di auto-guarigione e il sistema immunitario che è in via di formazione ha necessità di imparare e svilupparsi: se noi gli eliminiamo il campo di battaglia e gli avversari quando potrà crescere e diventare forte?
Ovviamente se la temperatura va oltre il livello di sicurezza o il bambino è visibilmente in difficoltà allora interverremo chiamando il medico di famiglia, altrimenti la miglior cosa è aspettare il decorso, avere fiducia e rimanergli accanto serenamente.
Cosa mangiare quando si ha la febbre
Prima di tutto durante la febbre si suda molto e va mantenuta la qualità di liquidi corporei evitando la disidratazione, quindi primi consigli:
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acqua a volontà
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succhi di frutta di qualità, meglio i centrifugati fatti in casa
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tisane e infusi
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bevande naturali vegetali (latte vegetale soprattutto di riso)
Il consiglio è di bere poco e spesso, a piccoli sorsi, soprattutto se sopraggiungono durante il malessere nausea o/e diarrea.
Solitamente il corpo non ha fame in questi momenti, perché concentra le proprie energie per l’auto-guarigione e solo successivamente torna l’appetito, appena la situazione comincia a migliorare. Il consiglio è di non appesantirsi con il pasto, ma arricchirlo di prodotti semplici e naturali:
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frutta in tutte le forme: intera, frullata, in gelatina senza zucchero, centrifugata ecc…
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verdure succose e carnose come pomodori e zucchine
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verdure come patate, carote, zucca, cipolle e aglio ricchi di sostanze antibiotiche
Questi alimenti servono per ripristinare l’equilibrio idrico e salino; inoltre frutta e verdura sono ricchi di tante vitamine necessarie soprattutto in caso di febbre:
- Beta-carotene: melone, albicocche, frutti di bosco, carote, cavolo, nespole, spinaci, fagioli, piselli e peperoni.
- Vitamina E: semi oleosi come noci, nocciole, pinoli, semi di zucca, girasole, sesamo, anacardi, pistacchi, arachidi anche sotto forma di olio sempre di qualità e spremuto a crudo. E poi germe di grano, basilico, pomodori, spinaci, broccoli, crescione, ceci e asparagi.
- Vitamina C: kiwi, agrumi di tutti i tipi, broccoli, piante spontanee come portulaca.
- Vitamina A: prezzemolo, mango, zucca, broccoli, papaia.
Cosa è meglio evitare
Quando si ha la febbre, il corpo è impegnato in una battaglia contro agenti patogeni, e la digestione di alcuni alimenti può aggravare i sintomi o rallentare il processo di guarigione. Alcuni cibi, come quelli grassi, fritti o ricchi di zuccheri raffinati, dovrebbero essere evitati poiché possono essere difficili da digerire e causare infiammazione. Cibi speziati e piccanti possono aumentare la sensazione di calore corporeo, irritare la gola o lo stomaco già sensibili, peggiorando i sintomi. Anche latticini pesanti, come formaggi grassi o latte intero, potrebbero incrementare la produzione di muco, rendendo la respirazione più difficoltosa.
Le bevande zuccherate, compreso il caffè e altre bevande contenenti caffeina, tendono a disidratare, aggravando uno dei problemi più comuni durante la febbre: la disidratazione. Alcolici e cibi altamente trasformati, ricchi di conservanti, coloranti e additivi, possono inoltre sovraccaricare il fegato, già impegnato nel processo di disintossicazione durante la malattia.
Nonostante queste indicazioni basate sull’evidenza scientifica, è essenziale ascoltare il proprio corpo. La febbre porta spesso a una riduzione dell'appetito e può essere più utile rispettare queste sensazioni piuttosto che forzarsi a seguire regole rigide. L'istinto può giocare un ruolo importante: se ci si sente attratti da un certo cibo, potrebbe essere il corpo che segnala una necessità specifica. Diversi studi hanno dimostrato che il comportamento alimentare durante la malattia è modulato da cambiamenti fisiologici che influenzano le preferenze e il fabbisogno di nutrienti. Dunque, al di là delle raccomandazioni generali, seguire i segnali interni e mangiare ciò di cui si ha voglia può migliorare il benessere e favorire una ripresa più rapida.
Sapevate che
Un consiglio è utilizzare tisane e infusi per aiutare a bere e supportare la situazione.
Per la febbre si può bere l’infuso di fiori di Sambucus nigra utile per facilitare la sudorazione. La dose è sino a 3 tazze al giorno. È possibile unire un 40% di tiglio creando così un infuso molto gradevole anche per i bambini da bere durante la fase di febbre.
Un supporto dalla piante viene anche da ortica ed equiseto, come rimineralizzanti sia sotto forma di tisane che in quella di polvere in capsule, o come erbe essiccate in cucina per minestre e piatti aggiunti a fine cottura.