Steroli vegetali: benefici, controindicazioni, dove si trovano

I fitosteroli, dalla struttura simile al colesterolo, ne riducono l’assorbimento, contrastando l’ipercolesterolemia. Vediamo insieme le loro proprietà e dove si trovano!

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Gli steroli vegetali, o fitosteroli, sono composti simili al colesterolo e perciò utili a competere contro il suo assorbimento da parte dell'intestino. Sono utili in caso di ipercolesterolemia, scopriamoli meglio.

 

 

Cosa sono i fitosteroli

I fitosteroli, o steroli vegetali, sono una famiglia di molecole con struttura simile a quella del colesterolo.

Si trovano nelle membrane cellulari delle piante, dove svolgono un ruolo importante, proprio come il colesterolo negli esseri umani.

Sono presenti in molti alimenti e le forme più comuni sono il campesterolo, il sitosterolo e lo stigmasterolo.

 

A cosa servono i fitosteroli

I fitosteroli, avendo strutture simili al colesterolo, competono con il suo assorbimento intestinale, riducendolo. Questo meccanismo comporta un abbassamento del colesterolo LDL (cattivo), utile in caso di ipercolesterolemia.

In particolare, è stato osservato che l’assunzione di 2-3 grammi di steroli vegetali per 3-4 settimane riduce il colesterolo LDL di circa il 10%.
Inoltre, secondo alcuni studi i fitosteroli ridurrebbero il rischio di cancro ai polmoni, stomaco, seno e prostata.

È bene precisare che, sebbene l’uomo abbia sviluppato la capacità di assorbire e utilizzare sia il colesterolo (che svolge importanti ruoli) che gli steroli vegetali, resta nettamente più alta l’affinità per il colesterolo, mentre solo piccole quantità di fitosteroli riescono ad essere assorbite a livello intestinale.
 

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Dove si trovano i fitosteroli

I fitosteroli si trovano in molti alimenti comuni, principalmente:

  • Nella frutta secca in guscio;
  • nei semi;
  • negli olii vegetali;
  • nei cereali;
  • nella frutta e verdura

pertanto, è molto semplice assumerli con la dieta, di cui la principale fonte, rimangono probabilmente i cereali, considerandone il largo consumo.


Sono contenuti anche nel riso rosso fermentato che, oltre agli steroli, presenta una particolare molecola (monacolina k) che agisce riducendo la sintesi di colesterolo endogeno.

I fitosteroli si trovano in commercio anche in forma di integratori, che, generalmente, contengono varie forme di steroli vegetali.
 

Dosaggi e controindicazioni

Attualmente, non emergono tossicità o altri effetti avversi relativi al consumo di fitosteroli. Alle concentrazioni utili per ottenere una riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo totale ed LDL, sono clinicamente sicuri.

L’assunzione giornaliera massima consentita è di 3 g, tuttavia, l’eventuale integrazione e dosaggio deve essere attentamente valutata con il proprio medico.

 

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Bibliografia e fonti

Controversial role of plant sterol esters in the management of hypercholesterolaemia, European heart journal

Genetic defenses against noncholesterol sterols, Current opinion in lipidology

Efficacy and Safety of Plant Stanols and Sterols in the Management of Blood Cholesterol Levels, Mayo Clinic Proceedings Home

Plant sterols and risk of stomach cancer: a case-control study in Uruguay, Nutrition and cancer

Phytosterols and risk of lung cancer: A case-control study in Uruguay, Lung Cancer

Vegetables, fruits, and related nutrients and risk of breast cancer: a case-control study in Uruguay, Nutrition and cancer

Estimation of plant sterol and cholesterol intake in Finland: quality of new values and their effect on intake, British Journal of Nutrition