Cibi prebiotici: quali sono e quando assumerli
A cura di Cinzia Zedda, Naturopata Iridologa
Pancia gonfia? Intestino pigro o difficoltà a dimagrire? Se tira una brutta aria nella vostra pancia allora avete proprio bisogno di assumere dei prebiotici. Vediamo di capire insieme cosa sono, in quali cibi possiamo trovarli e perché il nostro organismo ne ha bisogno per essere più belli e sani.
> Dove si trovano i prebiotici e loro funzioni
> Controindicazioni dei prebiotici
> Quali sono i cibi prebiotici
Le banane tra gli alimenti ricchi di prebiotici
Cosa sono i prebiotici
È facile confondere i prebiotici con i probiotici e viceversa. Iniziamo con il dire con certezza che l’uno ha bisogno dell’altro per “vivere”. I primi (prebiotici) sono infatti il cibo per il sostentamento dei secondi (probiotici).
I prebiotici sono “sostanze” alimentari non digeribili. Più semplicemente sono fibre idrosolubili non gelificanti (Polisaccaridi non amidacei e Oligo Fruttosaccaridi più conosciuti come “ FOS”) e carboidrati non digeribili (Frutto e Galatto Oligosaccaridi). Il loro compito è quello di promuovere la crescita dei batteri presenti nell’ambiente intestinale “nutrendoli”.
Per non incorrere a fenomeni sgradevoli (gonfiori e flatulenze) si rende necessario assumerli nella quantità stabilita dalle esigenze individuali e dalle condizioni generali dell’organismo.
I prebiotici sono collocabili in differenti “gruppi” di sostanze attive come i Frutto Oligosaccaridi e le Inuline ( sono i più conosciuti e di origine vegetale). Il Lattittolo, il Lattulosio, gli Oligosaccaridi (dalla soia) e le Pirodestrine.
Dove si trovano i prebiotici e loro funzioni
I prebiotici si trovano in molti integratori per la regolarizzazione dell’intestino insieme ai fermenti (probiotici) ma anche in molti cibi che contengono fibre utili alla normalizzazione delle funzioni intestinali. Ma non solo. I prebiotici svolgono un ruolo di sostegno nel funzionamento del metabolismo e per mantenere efficiente il sistema immunitario insieme ai probiotici.
Le persone diabetiche o sottoposte a un regime alimentare dimagrante possono affidarsi ai prebiotici per mantenere bassi i livelli di zucchero nel sangue. I prebiotici infatti rallentano l’assorbimento degli zuccheri e regolano in questo senso l’appetito.
Controindicazioni dei prebiotici
I prebiotici sono sconsigliati in chi è intollerante al lattosio (alcuni derivano dal latte), a chi soffre della sindrome del colon irritabile (può peggiorare il disturbo) e a altre patologie specifiche dell’intestino.
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Cibi prebiotici
I prebiotici li troviamo nelle banane. Questo frutto piace generalmente a tutti, grandi e bambini. È sicuramente il frutto più popolare, goloso e consumato nel mondo per sapore, forma (oggetto spesso di ilarità) e per la consistenza della polpa. La banana contiene tutti i nutrienti necessari per poter essere considerata uno spuntino o un rompi digiuno completo (sono rilevanti le percentuali presenti di carboidrati, fibre prebiotiche, grassi e proteine). È ricca di magnesio e potassio (abbinata utile per regolarizzare la pressione e la spossatezza primaverile) e altri minerali come il ferro (indicata dunque per i bambini anemici e inappetenti). Non mancano la vitamina E, la C e quelle del gruppo B. Dunque un dessert più che un frutto ma anche un ricostituente naturale confezionato nella sua buccia giallo oro.
Il miele è chiamato anche l’oro degli dei. Questo ”nettare” prezioso contiene sostanze antibiotiche naturali, vitamine e minerali. Il miele ha proprietà sedative, calma dunque la tosse stizzosa più ostinata. L’attività antibatterica e antiinfiammatoria allevia i fastidi derivanti dalle punture di alcuni insetti o di certe malattie della pelle come l’acne (fonte di studio acidi grassi essenziali ancora da accertare).
La frutta secca in specie le noci, sono ricchissime di minerali e di sostanze prebiotiche. La frutta secca è ricca di amminoacidi (omega tre). Brilla di fama per il buon contenuto di minerali ma anche per il carico energetico, piuttosto marcato. Questo è il motivo per cui, per quanto salutari possano essere non si deve esagerare,con il loro consumo. La giusta quantità varia dai sei ai dieci frutti al giorno in base alla costituzione del consumatore. Questo “puntino sulle i” è valevole per le persone in sovra peso ma è una condizione invece favorevole per gli sportivi e i convalescenti.
La farina di frumento (meglio se integrale) contiene prebiotici ma non è indicata a chi è celiaco o risulta sensibile al glutine.
L’odore piuttosto forte e pungente dell’aglio, pone questo “portento medicale” in cima alla lista di non gradimento dei più. L’ effetto “collaterale” semi permanente è il forte odore che trasuda dalla pelle e dall’alito dei consumatori dovuto ai composti solforati contenuti in esso. L’aglio ha comunque la sua schiera di fans consapevoli forse delle sue virtù. Fra queste, primeggia l’attività antibiotica e regolatrice della pressione arteriosa. Contiene tracce di alcuni minerali e vitamine. Non manca la funzione prebiotica e l’effetto benefico sulla prostata. L’aglio dunque espleta funzioni fungicida, battericida e antibiotiche. Il germe di grano è ricco di vitamine del gruppo B e di fibre insolubili. Per il suo contenuto di vitamina E ,D e di omega tre e sei si rivela un buon amico per la salute della donna e un forte alleato per avere la pelle nutrita e i capelli luminosi e sani.
I fagioli e i legumi in genere sono ricchissimi di fibre prebiotiche. Non si deve eccedere con il loro consumo perché se l’intestino non è in equilibrio possono causare gonfiori disagevoli. I legumi sono ritornati prepotentemente alla ribalta sulle tavole di tutto il mondo sostituendo onorevolmente la carne. I legumi sono infatti una buona alternativa ad essa. Contengono amminoacidi, fibre, minerali e vitamine. Sono sazianti, spazzano le scorie intestinali prevenendo il tumore al colon e si prestano per la preparazione di piatti versatili e gustosi. Vantano inoltre proprietà salutistiche eccellenti, abbassano il colesterolo e i trigliceridi e regolarizzano l’intestino.
Gli asparagi hanno un’azione sistemica sull’organismo. Puliscono l’intestino e depurano i reni e il fegato. È nota l’azione drenante, diuretica e antiinfiammatoria.
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