Quassia: proprietà e benefici
La quassia, o quassio, è un arbusto originario del Sud America la cui corteccia è utilizzata come digestivo per stimolare l’appetito e come antiparassitario per le piante.
Vediamo le caratteristiche della quassia, quali sono i principi attivi e le proprietà e come si utilizza per la salute e non solo.
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Quassia amara, caratteristiche della pianta
La quassia (Quassia amara L.) - o quassio - è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Simaroubaceae. La quassia cresce spontaneamente in Guyana, Brasile settentrionale e Venezuela.
L’arbusto della quassia è generalmente alto un metro, ma può raggiungere anche i due o addirittura tre metri e il tronco non supera i dieci centimetri di diametro.
Le foglie della quassia sono imparipennate e presentano un picciolo alato. Dai fiori rosso rubino si sviluppano i frutti, delle drupe dalla forma ovale.
La droga della quassia amara, cioè la parte della pianta a più alto tenore di sostanze attive, è la corteccia. La famiglia di piante cui appartiene la quassia sono infatti caratterizzate da canali secretori nella corteccia in cui scorre una sostanza amara ricca di quassinosidi, lattoni sesquiterpenici. Queste molecole conferiscono alla droga delle Simaroubaceae proprietà toniche e digestive.
Proprietà, uso e controindicazioni della quassia amara
Le sostanze amare contenute nella quassia sono chiamate quassinosidi. Tra questi, i principali sono la quassina e la neoquassina.
Le proprietà della quassia sono riconducibili proprio alla presenza di sostanze amare. La corteccia di quassia è commercializzata in scaglie ed è utilizzata per stimolare l’appetito e per favorire la digestione.
Le sostanze amare facilitano infatti i processi digestivi hanno azione eupeptica: promuovono cioè le secrezioni gastriche e stimolano i recettori del gusto facilitando la secrezione salivare. La saliva e le secrezioni a livello dello stomaco contengono enzimi digestivi, pertanto le droghe amare sono usate in caso di dispepsia.
Altre droghe amare utilizzate in erboristeria e fitoterapia per favorire i processi digestivi sono la genziana (Gentiana lutea) e la centaurea (Centaurea minore).
Le stesse proprietà della quassia amara sono attribuite al legno di quassio giamaicano (Picrasma excelsa L.), appartenente sempre alla famiglia delle Simariubaceae.
Per quanto riguarda le controindicazioni, la quassia è una droga sicura ma l’abuso di corteccia di quassia può causare irritazione della mucosa gastica e nausea.
Il consumo di quassia amara è sconsigliato in gravidanza e nei bambini. Poiché la quassia presenta interazioni con alcuni farmaci, è bene informare il proprio medico, il farmacista o l’erborista se si desidera assumere la corteccia di quassia e si assumono contemporaneamente farmaci o integratori.
Infuso di quassia amara
La quassia amara viene venduta in erboristeria sotto forma di scaglie di legno o il polvere.
Per preparare un infuso di quassia a partire dal legno, occorre portare a bollore un cucchiaio di corteccia in acqua e lasciare bollire per circa dieci minuti. Dopodiché il decotto di quassia potrà essere filtrato e consumato, possibilmente prima dei pasti principali.
Se si utilizza invece la polvere di quassia amara, è sufficiente disperdere un cucchiaino di polvere in acqua bollente e bere il preparato circa quindici minuti prima dei pasti.
La quassia come antiparassitario delle piante
Sembra che le sostanze amare presenti nella quassia abbiano un’azione repellente sui parassiti delle piante.
Per proteggere le piante da afidi, cocciniglia e altri parassiti delle piante è sufficiente nebulizzare il macerato di quassia amara sulle foglie.
Il macerato di quassia amara si prepara lasciando macerare 20 g di corteccia di quassia amara in 1 l di acqua per 24 ore. Trascorso tale periodo, si porta il macerato a bollore e lo si lascia sul fuoco per circa un’ora. Infine si lascia raffreddare il macerato, lo si filtra e lo si nebulizza sulle piante colpite da parassiti.
Rispetto ad altri antiparassitari delle piante, la quassia amara non è tossica per l’uomo, per gli animali domestici e per gli insetti impollinatori.