Glutammato, cos'è e dove si trova

Il glutammato è un composto naturale che svolge un ruolo cruciale nel metabolismo umano e nella percezione del gusto. È presente sia in alimenti naturali che in forma di additivo alimentare, noto come glutammato monosodico (E621). Nonostante le controversie passate, le evidenze scientifiche attuali indicano che il glutammato è sicuro per la maggior parte delle persone quando consumato entro i limiti raccomandati. Questo articolo esplora la natura del glutammato, le sue fonti alimentari e le implicazioni per la salute, basandosi sulle più recenti ricerche scientifiche.​

glutammato

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©Foto di Zarina Lukash su iStock

 

Cos'è il glutammato?

 

Il glutammato è il sale dell'acido glutammico, un amminoacido non essenziale presente naturalmente nel corpo umano e in molti alimenti. Svolge un ruolo fondamentale come neurotrasmettitore eccitatorio nel sistema nervoso centrale, influenzando processi come l'apprendimento e la memoria. In ambito alimentare, il glutammato è noto per la sua capacità di esaltare il sapore umami, il cosiddetto "quinto gusto", che conferisce profondità e ricchezza ai cibi.​

Il glutammato monosodico (MSG), identificato con la sigla E621, è la forma più comune utilizzata come additivo alimentare per intensificare il sapore di vari prodotti. È stato isolato per la prima volta nel 1908 dal chimico giapponese Kikunae Ikeda, che ne riconobbe il potenziale come esaltatore di sapidità.​

 

Dove si trova il glutammato

Il glutammato è presente sia in forma naturale che come additivo in una vasta gamma di alimenti.​

Fonti naturali:

  • Formaggi stagionati come Parmigiano Reggiano e Grana Padano

  • Pomodori e prodotti derivati come la salsa di pomodoro

  • Funghi, in particolare porcini e champignon

  • Verdure come spinaci, bietole e broccoli

  • Frutta secca, ad esempio mandorle e noci

  • Alimenti fermentati come miso, natto e tempeh

 

Fonti in cui si trova come additivo (E621):

  • Dadi da brodo e insaporitori

  • Zuppe e brodi industriali

  • Salse pronte, come ketchup e salsa di soia

  • Snack salati e patatine

  • Carni lavorate e salumi

  • Alimenti surgelati e piatti pronti​
     

È importante notare che il glutammato presente naturalmente negli alimenti non è considerato un additivo, mentre quello aggiunto industrialmente è soggetto a regolamentazioni specifiche.​
 

Il glutammato fa bene o fa male?

La sicurezza del glutammato, in particolare del glutammato monosodico, è stata oggetto di numerosi studi scientifici. Le principali autorità sanitarie, tra cui l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, hanno valutato l'uso del glutammato come sicuro per la popolazione generale quando consumato entro i limiti raccomandati.​

L'EFSA ha stabilito una dose giornaliera accettabile (DGA) di 30 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno per l'acido glutammico e i suoi sali, inclusi i glutammati. Per una persona di 70 kg, ciò corrisponde a circa 2,1 grammi al giorno. La maggior parte delle persone consuma quantità di glutammato ben al di sotto di questo limite attraverso la dieta quotidiana.​

La cosiddetta "sindrome del ristorante cinese", descritta per la prima volta nel 1968, includeva sintomi come mal di testa, sudorazione e palpitazioni dopo il consumo di cibi contenenti MSG. Tuttavia, studi successivi, inclusi quelli in doppio cieco controllati con placebo, non hanno trovato prove consistenti che collegassero il glutammato a questi sintomi nella maggior parte delle persone. Alcuni individui possono essere sensibili a dosi elevate di MSG, ma tali reazioni sono rare e generalmente lievi.​

È importante sottolineare che molti degli studi che riportano effetti negativi del glutammato sono stati condotti su modelli animali con dosaggi elevati, spesso non rappresentativi del consumo umano medio. Pertanto, mentre è prudente essere consapevoli dell'assunzione di glutammato, soprattutto attraverso alimenti ultra-processati, il consumo moderato di glutammato, sia naturale che come additivo, è considerato sicuro per la maggior parte delle persone.​