Alimentazione per l'acne: cosa mangiare e cosa evitare
A cura di Cinzia Zedda, Naturopata Iridologa
L’acne è il peggior nemico degli adolescenti e di chiunque li abbia avuti. I brufoli non rappresentano solo un problema estetico ma è una problema da non sottovalutare. Per minimizzare l’acne (più dal punto di vista estetico), ci si arrangia cercando di mimetizzarla come si può, utilizzando creme cosmetiche o fondotinta coprenti che si limitano a mascherare il problema più che a risolverlo.
I trattamenti curativi con applicazione locale si rivelano efficaci ma solo nel breve periodo. Vediamo insieme le strategie migliori, le cause e gli alimenti che ci aiutano a combattere in modo definitivo l’acne.
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Il limone tra i cibi contro l'acne
Che cos'è l'acne e chi interessa
L’acne non è un problema tipicamente adolescenziale e si manifesta con caratteristiche differenti a seconda di età o sesso. Dunque identifichiamo fra le varie forme, l’acne giovanile (o acne volgare), l’acne rosacea, quella follicolite, la periorale (da considerarsi più come una forma di dermatite) e quella invece causata dall’utilizzo di farmaci.
L’acne giovanile si forma perché il sistema endocrino è in fase di sconvolgimento e perdura fino al momento in cui l’equilibrio ormonale si stabilizza. Questo processo ha una lunghezza che varia da soggetto a soggetto. Le predisposizioni famigliari e costituzionali insieme ai fattori ambientali influiscono in modo differente su ciascuna persona. L’acne giovanile si presenta con una pelle impura (comedoni o punti neri), brufoli e cisti. Il fenomeno spesso non è circoscritto solo al viso ma si estende anche su altre zone più vaste come il petto e la schiena.
L’acne rosacea è chiamata anche acne tardiva. Colpisce in effetti in età matura con un arrossamento della pelle del viso intorno al naso e sulle guance, meglio definita come couperose. Accompagna l’infiammazione dei follicoli la presenza di pustole.
La follicolite può avere cause molteplici. Può derivare da un’irritazione dei follicoli o da un infezione di tipo batterico o dopo una terapia antibiotica.
L’acne periorale è più una dermatite che un‘acne vera e propria. È solitamente temporanea ed è generalmente un’intolleranza a sostanze cosmetiche o a dentifrici. L’assunzione di farmaci pesanti e per lungo periodo può dare fenomeni di saturazione che l’organismo spurga per via cutanea con pustole diffuse tu tutto il corpo.
Le cause dell'acne
L’acne è considerato erroneamente un problema estetico invece che un sintomo da valutare attentamente e da approfondire. L’uso in eccesso di cosmetici ad effetto coprente o di prodotti scadenti o inadeguati tendono a infiammare i follicoli e a peggiorare il problema.
Il solo trattamento cosmetologico con creme e lozioni è un palliativo non risolutivo. Può essere, invece, affiancato a terapie mirate.
Le cause come abbiamo già accennato sono di varie origini. È bene approfondire dunque il problema in modo adeguato. Per gli adolescenti ma anche e soprattutto per le donne di qualsiasi età bisogna valutare un possibile dis-equilibrio ormonale.
Spesso a un fegato intossicato e a un intestino che non lavora a regime si deve dare una revisione anche dell’alimentazione che svolge come sempre un ruolo determinante per il miglioramento dello stato di benessere dell’organismo.
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Alimentazione per l’acne
Gli alimenti che non devono mancare sono:
- Argilla verde ventilata è un buon rimedio da bere a digiuno la mattina in acqua tiepida. Ha la proprietà di pulire l’organismo dall’interno. È insapore e inodore, gradevole dunque da bere.
- Limone: il suo succo spremuto fresco e bevuto a digiuno con un bel bicchiere di acqua tiepida o a temperatura ambiente è una valida alternativa che può sostituire l’argilla. In questo modo si agisce sull’intestino e sul fegato. Come si è visto, queste sono due condizioni necessarie per il miglioramento dell’acne.
- Probiotici. Queste sostanze sono estremamente utili per la pulizia e il buon funzionamento dell’intestino. Di riflesso agiscono sulla pelle regalando un volto pulito e luminoso.
- Malva. Una buona tisana di questo fiore ha un’azione decongestionante e lenitiva. È possibile bere la tisana fino a quattro tazze al giorno e si può fare anche un impacco da tamponare direttamente sulle zone infiammate.
- The verde. Il the verde è uno dei rimedi principi per la risoluzione del problema. Si può bere come infuso o meglio sarebbe assumere delle capsule titolate al 96/in epigallocatechinegallato.
- Omega tre. Lasciamo da parte il cibo spazzatura, fritti e carni grasse e buttiamoci sul pesce. Il salmone, il tonno, lo sgombro e altri pesci ancora, sono ricchi di omega tre a vantaggio della nostra salute e del benessere della pelle.
- Il germe di grano, l’olio extra vergine d’oliva, la frutta secca come le mandorle e le nocciole, le erbe aromatiche come la salvia (ha un buon effetto anche sul regolamento ormonale) e il timo, l’uovo e alcuni cereali sono ricchi di vitamina E. Questa vitamina è conosciuta anche come la vitamina della pelle. E’ un buon antiossidante e ci difende dai temuti radicali liberi.
- Frutta e verdura fresca e di stagione. Non devono mai mancare sulla nostra tavola vegetali in gran quantità insieme alla frutta. Le verdure e la frutta, saziano, aiutano la funzionalità dell’intestino, puliscono il fegato e grazie alla presenza in alcuni di essi di fitormoni agiscono anche sull’asse ormonale per il suo equilibrio. In più assumiamo vitamine e minerali che rinforzano il sistema immunitario.
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