Aminoacidi vegetali: benefici, controindicazioni, dove sono
A cura di Veronica Pacella, Nutrizionista
Gli aminoacidi sono piccole molecole che compongono le proteine, macromolecole presenti nelle cellule degli esseri viventi. In totale sono 24 e possono essere di origine animale o vegetale. Scopriamoli meglio.
> A cosa servono gli aminoacidi vegetali
> Controindicazioni degli aminoacidi vegetali
Legumi, ricchi di lisina
Il corpo umano ha la capacità di sintetizzare la maggior parte degli aminoacidi tranne alcuni, definiti “essenziali”, poiché è necessario introdurli con l’alimentazione. Gli aminoacidi essenziali sono: fenilalanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, triptofano, treonina, valina e istidina. Quest’ultimo è considerato essenziale da alcuni autori e non essenziale da altri, si ritiene comunque che sia importante soprattutto durante la fase della crescita.
A cosa servono gli amminoacidi vegetali
Gli amminoacidi sono i “mattoni” che compongono le proteine. Le proteine servono a costruire capelli, muscoli, unghie, tendini, legamenti e altre strutture.
I singoli amminoacidi possono essere usati per fare ormoni, neurotrasmettitori, acidi nucleici del DNA e altre sostanze.
Gli amminoacidi vegetali, presenti nelle proteine vegetali, vengono considerati di qualità inferiore rispetto alle proteine animali perché non contengono tutti gli amminoacidi essenziali. Ad esempio, i legumi sono carenti di metionina mentre i cereali sono carenti di triptofano e lisina. Abbinando però nello stesso pasto cereali e legumi si può facilmente evitare la carenza poiché la loro composizione in amminoacidi risulta complementare.
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Dove si trovano gli amminoacidi vegetali
Gli amminoacidi vegetali si trovano nelle proteine di origine vegetale: cereali, seitan, legumi (fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli), soia e derivati (tofu, tempeh, miso, tamari shoyu), frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli), semi (sesamo, canapa, chia), alghe (spirulina) e in piccole quantità anche frutta e verdura.
Controindicazioni
Gli amminoacidi introdotti in grande quantità con l’alimentazione non vengono utilizzati dal corpo umano, che non ne assorbe più di quanto riesce ad utilizzarne. Un eccesso però porta ad un sovraccarico di lavoro reni e fegato, gli organi deputati all’eliminazione delle scorie.
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