Cibi afrodisiaci: quali sono e quando assumerli

A cura di Cinzia Zedda, Naturopata Iridologa

 

Grazie alla dea dell’amore Afrodite, si è coniato in seguito il termine” afrodisiaco” utilizzato comunemente nel corso dei tempi per indicare la capacità di un cibo di stimolare la sensualità nell’uomo quanto nella donna.

Fra mito e realtà, forma e colore, odore e sapore, il cibo è sempre stato associato e ricondotto alla sessualità e stimolato le più inconfessabili fantasie.

Di fatto per l’azione esercitata sulla circolazione sanguigna esistono davvero alcuni cibi che hanno un’azione concreta nei confronti della libido o verso le disfunzioni erettili. Vediamo quali.

>  Mito e realtà sui cibi afrodiasiaci

>  Quali sono i cibi afrodisiaci

>  Cosa c’è di vero sul tartufo e le ostriche

>  Un menù afrodisiaco

 

Il peperoncino tra i cibi afrodisiaci

Peperoncino tra i cibi afrodisiaci

 

 

Mito e realtà sui cibi afrodiasiaci

Come già accennato la storia è ricca di racconti, episodi e rituali tramandati per stimolare il desiderio sessuale in entrambi i sessi o per esprimere la propria sensualità al fine di essere "irresistibili predatrici o predatori".

Il modo in cui si sceglie e si presenta il cibo, la cura nei dettagli con cui si apparecchia la tavola, il modo in cui si mastic,  ci si trucca o ci si atteggia la dice lunga sul ruolo rilevante che il cibo riveste all’interno della vita di coppia soprattutto nel momento fatidico della conquista. 

La sensualità, oltre alla componente chimica, è legata fortemente all’aspetto emotivo che gioca altrettanto bene  le proprie carte. Come dire, il fascino è più una questione di testa e di stimoli sensoriali che di reazioni chimiche-fisiche che poi si spengono per riaccendersi verso nuove gioie.

Il cibo si è rivelato sempre un amico dell’amore, un metodo per corteggiare che funziona sempre. Il detto l’uomo và preso per la gola, funziona sempre e in ogni epoca.

I cibi afrodisiaci esistono eccome. Sono cibi che funzionano perché agiscono da vasodilatatori o perché stimolano l’olfatto in un certo modo risvegliando il desiderio che si è assopito.

Altri cibi invece agiscono da regolatori ormonali. Quando gli ormoni sono sottosopra è possibile che ne risenta la libido o che il fisico non risponda come desideriamo. Anche lo stress è un inibitore del piacere. Il cibo quindi può  essere un momento di relax estremamente sensuale per riaccendere l’erotismo.

 

Quali sono i cibi afrodisiaci

La capsaicina contenuta nel peperoncino e responsabile del suo gusto piccante, attiva la circolazione agendo da vasodilatatore e aumentando la temperatura corporea dando quella meravigliosa sensazione di calore. Non esitate a aggiungerlo nelle minestre o per insaporire piatti di pesce o di carne, così come nei contorni e nelle insalate. Il peperoncino rende speciali anche i piatti più semplici e ne esistono molte varietà.

La maca, chiamata anche ginseng peruviano, è una pianta conosciuta per le proprietà stimolanti sull’ apparato sessuale maschile (aumento del numero e della motilità degli spermatozoi)  e femminile (regolatore ormonale). Inoltre si rivela un prezioso aiuto per le donne con problemi legati alla menopausa come le fastidiose vampate e la mancanza fisiologica del desiderio.

Lo zenzero agisce migliorando la circolazione e, come tutti i vasodilatatori di riflesso, agisce stimolando e migliorando le prestazioni sessuali. Potete usarlo per insaporire tè, infusi e tisane o per rendere speciali i vostri dolci e le vostre torte.

Il ginseng è una radice orientale ormai molto nota e apprezzata anche in Italia. Le sue caratteristiche toniche e stimolanti lo rendono un buon rimedio post influenza e ben si addice a tutti gli stati convalescenziali  e nei casi si ravvisi spossatezza e in quelle situazioni in cui si necessiti di un’azione afrodisiaca.

Se avete sottovalutato le vitamine o le avete sempre considerate innocue come caramelle potete cambiare idea e redimervi da questo pensiero. La vitamina B6 per citare un esempio è in grado insieme ad altri componenti di esercitare un’azione considerevole sul testosterone. Ciò significa che chi soffre di impotenza maschile o calo del desiderio potrebbe avere bisogno di arricchire la propria alimentazione con questa vitamina. I cibi che la contengono sono quelli integrali (cereali), le frattaglie e il fegato, alcuni frutti come le banane e l’avocado o i “frutti a guscio”.

Tutti i cibi che contengono la vitamina E in buone quantità sono da ritenersi “afrodisiaci”. Pare che la vitamina E agisca direttamente sul desiderio sessuale migliorando l’appetito che si è un poco spento. I cibi  che la contengono in una quantità tale da essere degni di nota sono l’olio di germe di grano, quello di nocciola e di girasole.  

Con il cioccolato siamo davvero fortunati. Lo abbiamo appurato: ha un effetto antiossidante e tumorale. Ora scopriamo anche un’altra virtù molto interessante. Grazie ai bioflavonoidi in esso contenuto il cioccolato fondente (ma deve essere puro) è il miglior amico dell’amore. Queste sostanze agiscono da vasodilatatori favorendo dunque la circolazione e migliorando così le prestazioni sessuali specialmente nell’uomo. In più la teobromina contenuta nel cioccolato stimola il rilascio delle endorfine equilibrando il sistema nervoso e regalandoci il buon umore.

 

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Cosa c’è di vero sul tartufo e le ostriche

L’abbinamento ostriche e champagne ha sempre incuriosito e stimolato la fantasia dei più e arricchito la bibliografia sul tema dell’eros. Ma davvero sono afrodisiaci o appartengono ai soliti miti da sfatare?

Intanto per ciò che concerne il tartufo la storia ha molto da raccontare, era già apprezzato dagli antichi romani. Numerosi sono i trattati di cucina arrivati sino a noi nel tempo e da culture differenti. Quello che ha scatenato mille supposizioni sul potere afrodisiaco del tartufo è la presenza dell’androsterone (sostanza in grado di creare uno stato di eccitazione nelle scrofe e presente nei maiali).

Questo aspetto ha aperto la fantasia nelle menti dell’uomo sperando in un medesimo effetto anche nell’essere umano. Infatti, per riuscire a trovare il tartufo in passato venivano usate le scrofe attratte dall’odore che l’androsterone sprigiona dal tartufo.

Si può infine dire che l’aspetto afrodisiaco del tartufo sia dovuto allo status che esso rappresenta: durante il corteggiamento una cena a lume di candela con il re tartufo ha il suo indubbio fascino.

Da Plinio a Casanova le ostriche e altri frutti di mare sono state ampliamente discusse e messe a prova per testarne il potere afrodisiaco. La verità risiede nel buon contenuto dello zinco il quale ha la funzione di aumentare la fertilità in specie nell’uomo. Sottolineo che un eccesso di zinco si rivela tossico per l’organismo per cui il fai da te è assolutamente vietato.

 

Menù afrodisiaco

Ecco un’idea di menù afrodisiaco. Iniziate sorseggiando un aperitivo fruttato con l’aggiunta di spezie e zenzero e poi con un antipastino a base di avocado con noci e frutti di mare servito su una conchiglia di capasanta (l’occhio vuole la sua parte).

Procedete servendo un piatto di spaghetti piccanti con le ostriche. Non scordate il motivo per cui state cucinando e  tenetevi leggeri per assaporare l’effetto della cena. Quindi servite un dessert di cioccolato spolverato con lo zenzero accompagnando il tutto da qualche fragola e un po’ di panna. Unica nota da ricordare sempre: l’alcool non è amico dell’eros.

 

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