La frutta di gennaio
Gennaio è soprattutto tempo di agrumi. È, inoltre, un buon periodo per mangiare mele, pere, kiwi e per portare in tavola tanta frutta secca
Gli agrumi nella cucina di gennaio
Arance, mandarini e pompelmi sono i frutti di gennaio che non possono mancare nella dieta di questo periodo. Ottimi come spuntini o a fine pasto, sono ingredienti versatili e utili, quindi, anche per realizzare mille ricette. Il succo e la buccia degli agrumi si prestano, infatti, alla preparazione di tanti dessert, ma anche di risotti e secondi piatti.
Un’insalata di arance, condita con olio extravergine d’oliva, sale e pepe è un contorno pieno di vitamine adatto a una fredda giornata di gennaio. I mandarini sono una soluzione sana e naturale per la merenda a scuola dei bambini.
E poi… avete mai provato il risotto al pompelmo? Un piatto leggero e delicato, indicato anche per chi voglia tornare in forma dopo le Feste natalizie. In sintesi, provate a usare gli agrumi sperimentando nuovi piatti, per variare la dieta e trarre il massimo beneficio da questi frutti tipici di gennaio e di tutta la stagione fredda.
Un consiglio: se decidete di utilizzare la buccia, assicuratevi che si tratti di frutti non trattati.
Kiwi e altra frutta di gennaio
A gennaio mangiate tanti kiwi. Il kiwi è ricchissimo di vitamina C, molto più degli agrumi, e aiuta quindi l’organismo a difendersi dai malanni tipici dell’inverno. Rinfrescante, dissetante, diuretico e lassativo, il kiwi ha anche proprietà antisettiche ed è un valido alleato delle donne in dolce attesa perché aiuta a prevenire e alleviare alcuni dei problemi tipici della gravidanza quali stitichezza, emorroidi, ritenzione idrica e problemi circolatori. Se volete usare il kiwi per la preparazione di un dolce goloso ma non eccessivamente calorico, preparate una pasta frolla e, dopo averla fatta cuocere in forno, guarnitela con tante fettine di kiwi.
Oppure potete provare a realizzare dei muffin con kiwi e banana: gli ingredienti sono 200 grammi di farina, 50 grammi di zucchero integrale di canna, uno yogurt alla vaniglia, un uovo, tre kiwi e una banana maturi, lievito per dolci o bicarbonato con cremor tartaro, un pizzico di sale e un cucchiaino di cannella. Mescolare tutti gli ingredienti e, se l’impasto risulta troppo duro, aggiungere latte. Versare il composto nei pirottini e cuocere in forno a 180° per dieci minuti circa.
Altri frutti tipici di gennaio sono mele e pere, utili all’organismo per la ricchezza di fibre e vitamine. Entrambi questi tipi di frutta, ma soprattutto le pere, si prestano alla preparazione di insalate miste e, insieme a un formaggio magro, diventano un ottimo secondo piatto.
La frutta secca a gennaio
Gennaio, così come tutta la stagione fredda, è un ottimo periodo anche per consumare frutta secca. Noci, mandorle, pistacchi eccetera si possono ovviamente trovare tutto l’anno, ma durante l’inverno, con il freddo, il corpo ha particolarmente bisogno di energie, oltre che la necessità di difendersi dagli acciacchi di stagione e può trovare un valido aiuto proprio in questi alimenti, energetici, ricchi di minerali e vitamine, altamente digeribili e particolarmente nutrienti.
In realtà, con il termine frutta secca si indicano non soltanto i semi oleosi, ma anche la frutta disidratata, per esempio uva, fichi e albicocche.
Semi oleosi e frutta disidratata hanno caratteristiche molto diverse; gli uni sono particolarmente ricchi di minerali, tra cui calcio, potassio, magnesio e ferro, gli altri contengono soprattutto un elevato quantitativo di zuccheri.
I semi oleosi, in particolare mandorle, nocciole e pistacchi, nella nostra tradizione culinaria sono usati soprattutto per la preparazione di dolci, ma si prestano anche ad arricchire insalate e tanti altri piatti. Per esempio, avete mai provato a condire la pasta con ricotta e gherigli di noce?
La frutta e la verdura di gennaio